Grazie per quell'abbraccio

Ci sono cose che mi chiedo se sia giusto condividere in un blog. Cose come quella che sto per scrivere. Ma poi mi rispondo che per i quattro gatti che mi seguono non mi devo fare troppi problemi e siccome se non lo scrivo qui non lo scrivo da nessuna parte e mi dispiace non imprimere queste emozioni, lo scrivo e basta.
Nulla di chè, nulla che interessi a nessuno, è solo una mia personalissima riflessione.

Questa notte, anzi, era più verso mattina, tra la prima sveglia e la seconda (in ritardo), ho fatto un sogno bellissimo: ero a casa dei miei nonni, una grande cascina in campagna che i miei ricordi di bambina visualizzano più estesa di quanto in realtà lo sia. Questa cascina ora è stata venduta e con un po' di nostalgia un po' di tempo fa sono andata a vedere se c'era qualcosa di mio da portare a casa. Il sogno si svolgeva nella cantina della cascina, era molto più bella di quanto lo sia in realtà e anche questo penso sia dovuto al fatto che da bambina si vede tutto più bello. Nel sogno ero più piccola, non proprio bambina, ma vedevo tutto più grande. Ero lì in cantina che cercavo qualcosa di mio e con me c'era mio nonno.
Mio nonno è mancato 5 anni e mezzo fa, e ancora mi manca da morire. Mi manca il fatto che non abbia visto la mia laurea, il mio matrimonio, il mio ristorante, mi manca che non veda crescere i miei bambini, che non veda crescere me...
Ero lì con mio nonno e non so perchè ma mi ha abbracciata. Era alto e grande, il suo abbraccio è stato avvolgente e caldo. Non penso che mi abbia mai abbracciata così in vita, o forse non me lo ricordo, non so. Eppure è stato un abbraccio che sembrava vero, come se lo avessi vissuto mille volte. Mentre mi abbracciava gli ho detto "Questo abbraccio me lo ricorderò per sempre" e ho pensato "...anche quando non ci sarai più".
Mi sono svegliata subito dopo, di buon umore una volta tanto.
Grazie nonno per essermi venuto a trovare, grazie per quell'abbraccio, grazie per essere sempre qui vicino a me.