Continua la mia piccola produzione di cosmetici fatti da me con mia grandissima soddisfazione.
Devo ammettere che per me l'attenzione sui prodotti cosmetici era del tutto assente fin prima della nascita di Lorenzo: qualsiasi crema o bagnoschiuma che avesse un buon odore e un effetto decente era perfetto. Poi quando si mette al mondo un'altra creatura ci si inizia a chiedere cosa sia il meglio per lui e così anche io ho cercato di comprare prodotti il più possibile naturali per lui e, perchè no, anche per me. Ho scoperto che cos'è un INCI e ho capito che non è tutto oro quel che luccica, nel senso che moltissimi prodotti stra-pubblicizzati di marche per bambini molto conusciute sono delle vere schifezze e mi chiedo come possano essere in commercio.
Il prodotto forse più diffuso è la crema da spalmare sui poveri culetti dei malcapitati cuccioli. Già il contatto 24 ore su 24 con i pannolini tradizionali con involucri di plastica e interno assorbente sbiancato con il cloro non dev'essere il massimo del confort, se ci s'aggiunge ad ogni cambio una patina di paraffina che ostruisce i pori della pelle senza farli respirare e dona un momentaneo senso di morbidezza per poi disidratare ancora di più la parte interessata, non posso che provare pena per, purtroppo, la maggior parte dei bebè.
Prima di produrre la pasta per il cambio ho comprato per il mio primo bambino la crema prodotta dalla Weleda, una marca delle "meno peggio" che esistono in commercio. Peccato che il tubetto sia ancorà lì, usato pochissimo, dopo più di 4 anni. Sicuramente ho avuto molta fortuna per tutti e tre i bambini: hanno una bella pellaccia poco propensa agli arrossamenti. Ma voglio anche pensare che un po' di merito ce l'abbiano i pannolini lavabili che uso con successo e soddisfazione da poco dopo la nascita di Lorenzo.
Comunque una pasta all'ossido di zinco la volevo produrre, da tenere lì in caso di bisogno, e da utilizzare anche sui brufoletti che ha Federico in questi giorni in viso.
Ho tentato con la classica PASTA DI HOFFMANN:
50% ossido di zinco
50% olio extravergine di oliva
Procedimento: mescolare gli ingrdienti. Difficile eh?! Beh, a parte il fatto che è da rimescolare spesso perchè l'olio tende ad affiorare, devo dire che sul sederino è ottima: l'ho usata per i primissimi giorni in cui il culetto di Federico era arrossato (mi è capitato anche con gli altri due: forse le prime cacchine sono più aggressive o la pelle è ancora davvero delicatissima, non so) e ha funzionato egrgiamente. Certo è da evitare in contemporanea con i pannolini lavabili: lascia residui davvero difficili da togliere sui tessuti.
Per i brufoletti però ho cercato qualcosa di meno pesante e mi sono imbattuta in questo video di Carlitadolce, youtubber (si dice così?) di riferimento per moltissime spignattatrici alle prime armi. In questo link si può leggere sul suo blog i vari utilizzi della pomata. Ho modificato un po' gli ingredienti che suggerisce lei e non ho aggiunto oli essenziali che sono sempre sconsigliabili sui bambini e il risultato è il seguente:
POMATA ALL'OSSIDO DI ZINCO
(per un contenitore da 50ml)
8g di olio di mandorle
2g di olio di jojoba
2g di olio di girasole bio
1g di oleolito di calendula in olio extravergine di oliva
24g di burro di karitè
2g di cera d'api
4g di ossido di zinco
1g di tocoferolo - vitamina E
5g di gel d'aloe vera
5 gocce di Cosgard - conservante
Procedimento:
Innanzitutto ci se deve procurare un contenitore adatto per contenere la pomata. Io ho utilizzato quello di una crema per viso normalissima, donatomi vuoto dalla mia mamma. Ma quando non ho una cosa così bella utilizzo un vasetto dell'omogenizzato. In ogni caso si deve pulire bene il contenitore e il suo coperchio, farlo bollire qualche minuto e asciugarlo benissimo.
In un bicchiere si pesa l'olio di mandorle, l'olio di jojoba e l'olio di girasole bio (io utilizzo quello della Coop, di facile reperibilità ed economico). Se non si avessero l'olio di jojoba e quello di girasole si può mettere tutto olio di mandorle. Si aggiuge l'ossido di zinco e si mescola bene con un cucchiaino affinchè si sciolga. Io ho utilizzato un cucchiaino di plastica perchè l'ossido di zinco è molto persistente ed è difficile da pulire bene. Per quanto riguarda il bicchiere, ne ho adibiti un paio solo per gli spignatti. A questo punto si aggiunge la cera d'api e si mette a bagnomaria in un pentolino sul fuoco. Si gira finchè la cera non è sciolta. Si aggiunge il burro di karitè pesato in precedenza e si lascia sul fuoco giusto il tempo perchè sciolga. E' importante non lasciarlo troppo perchè altrimenti risolidificandosi diventa granuloso. Se si ha a disposizione un termometro (va bene quello per alimenti) si può controllare che la temperatura non superi i 65°.
A questo punto si toglie dal fuoco e si aggiungono, uno per volta, tutti gli altri ingrdienti: il tocoferolo, l'oleolito di calendula (se non si ha si può utilizzare solo olio extravergine di oliva o, se preferite, olio di mandorle), il gel d'aloe vera e il conservante. Quest'ultimo non è strettamente necessario: essendo una pomata senza acqua non dovrebbe andare a male. L'unico ingrdiente "a rischio" è il gel d'aloe che però dovrebbe avere già un suo conservante. Comunque, se si ha a disposizione il conservante è bene metterlo, se no pazienza.
Ad ogni aggiunta si deve mescolare molto bene per amalgamare gli ingredienti e si deve continuare a mescolare finchè non si sarà raffreddato. A questo punto versare nel vasetto e lasciare raffreddare. Da una consistenza bella cremosa si passerà ad un aspetto molto più compatto.
Io la trovo bellissima. Nonostante sia così dura, si spalma bene e il bianco dell'ossido di zinco sparisce per lasciare un leggero effetto perlato. Anche se non è propriamente una crema da viso io l'ho già usata sui brofuletti di Federico e vuoi quello, vuoi che doveva andare così, dopo un giorno sono già meno arrossati.
Devo assolutamente provarla per la post-depilazione, come suggerisce Carlita... dovrei solo trovare il tempo per depilarmi!!!
Io l ho provata.. è fantastica... adesso devo rifarla xké l ho finita
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