Si sa, nel web e soprattutto nel mondo dei blog i giveaway sono all'ordine del giorno. Mi diverte parteciparvi, ma quando ci sono troppi passaggi, troppe condivisioni da fare, post da scrivere, immagini da riportare... spesso ci rinuncio!
Questo post però lo voglio scrivere, per ringraziare A Prova di Mamma ovvero Monica, una mamma che gestisce con professionalità, sincerità e un pizzico di ironia un blog di consigli sugli accessori per i bebè piacevole, simpatico e soprattutto utile a tutte le mamme (soprattutto a quelle baby-shopping dipendenti... come me!). In questi giorni si festeggia il primo compleanno del blog e APDM ha pensato di fare i regali a noi lettrici-blogger tramite una serie di giveaway. Potete partecipare tutti quanti, basta leggere le istruzioni qui e poi dire che vi ho mandato io, una scambio di visite è sempre cosa gradita! I regali sono favolosi, date un'occhiata qui!
lunedì 30 gennaio 2012
sabato 28 gennaio 2012
Bugie di carnevale fatte in casa
E' un po' che non scrivo. Mancanza di ispirazione, pigrizia, non so. Chiedo scusa a tutt* e cerco di farmi perdonare con una ricetta molto in tema con il periodo che sta per iniziare.
Oggi mi sono dilettata nelle bugie di carnevale. Ho preso spunto dalla ricetta di GialloZafferano ma ho dimezzato le dosi per non farne troppe (nella foto ce ne sono circa un terzo del totale che ho sfornato oggi). Sono venute proprio buone ed è per questo che propongo la ricetta!
Ingredienti: 250g di farina, 3g di lievito in polvere per dolci, 25g di burro, un cucchiaio di grappa, un pizzico di sale, 2 uova, una bustina di vanillina, 35g di zucchero, olio di semi per friggere e zucchero a velo per spolverare.
Procedimento: impastare la farina setacciata con lo lievito, il burro a temperatura ambiente (cioè un po' morbido, in questi giorni l'ambiente è un po' troppo freddino), la grappa, il sale, le uova, la vanillina e lo zucchero fino a quando si ricava una bella palla di pasta liscia ed omogenea. Io mi sono fatta aiutare dalla planetaria con il gancio (ma chissà se era meglio usare quello strano aggeggio a forma di A?!) ma si può tranquillamente fare a mano. Quindi lasciare riposare l'impasto avvolto nella pellicola per mezz'ora in un luoigo fresco e asciutto (non in frigo). Procedere con la stesura dell'impasto. Chi ha la fortuna di possedere la macchinetta per stendere la pasta può usare quella, io non ce l'ho (chissà quando mi deciderò a comprarla?!) e ho usato il mattarello. Ho steso più che potevo, ovvero fino a quando la pasta teneva insieme senza fare buchi. A questo punto con una rotella a zig zag ho tagliato dei quadrati di circa 5x10 cm incidendoli anche due volte nel centro. Ovviamente non ho sprecato nulla e quelle più irregolari sono le più belle. Io ho la friggitrice e questa è una grande fortuna in questo caso, perchè la temperatura dell'olio è fondamentale. Bisogna friggere le bugie a 170°. Se si vuole usare la pentola con l'olio conviene fare qualche prova: le bugie devono cuocere un paio di minuti per lato, diventare croccanti e rimanere chiare allo stesso tempo. Io ho provato ad alzare la temperatura a 180° e si sono subito annerite! Nei negozi più riforniti di casalinghi comunuqe si può trovare l'apposito termometro da immergere nell'olio (o da infilare nella carne per tastare la temperatura dell'arrosto ad esempio) ed è un piccolo investimento che secondo me conviene fare.
Il risultato lo vedete in foto e vi assicuro che al palato risultano buonissime!
Oggi mi sono dilettata nelle bugie di carnevale. Ho preso spunto dalla ricetta di GialloZafferano ma ho dimezzato le dosi per non farne troppe (nella foto ce ne sono circa un terzo del totale che ho sfornato oggi). Sono venute proprio buone ed è per questo che propongo la ricetta!
Ingredienti: 250g di farina, 3g di lievito in polvere per dolci, 25g di burro, un cucchiaio di grappa, un pizzico di sale, 2 uova, una bustina di vanillina, 35g di zucchero, olio di semi per friggere e zucchero a velo per spolverare.
Procedimento: impastare la farina setacciata con lo lievito, il burro a temperatura ambiente (cioè un po' morbido, in questi giorni l'ambiente è un po' troppo freddino), la grappa, il sale, le uova, la vanillina e lo zucchero fino a quando si ricava una bella palla di pasta liscia ed omogenea. Io mi sono fatta aiutare dalla planetaria con il gancio (ma chissà se era meglio usare quello strano aggeggio a forma di A?!) ma si può tranquillamente fare a mano. Quindi lasciare riposare l'impasto avvolto nella pellicola per mezz'ora in un luoigo fresco e asciutto (non in frigo). Procedere con la stesura dell'impasto. Chi ha la fortuna di possedere la macchinetta per stendere la pasta può usare quella, io non ce l'ho (chissà quando mi deciderò a comprarla?!) e ho usato il mattarello. Ho steso più che potevo, ovvero fino a quando la pasta teneva insieme senza fare buchi. A questo punto con una rotella a zig zag ho tagliato dei quadrati di circa 5x10 cm incidendoli anche due volte nel centro. Ovviamente non ho sprecato nulla e quelle più irregolari sono le più belle. Io ho la friggitrice e questa è una grande fortuna in questo caso, perchè la temperatura dell'olio è fondamentale. Bisogna friggere le bugie a 170°. Se si vuole usare la pentola con l'olio conviene fare qualche prova: le bugie devono cuocere un paio di minuti per lato, diventare croccanti e rimanere chiare allo stesso tempo. Io ho provato ad alzare la temperatura a 180° e si sono subito annerite! Nei negozi più riforniti di casalinghi comunuqe si può trovare l'apposito termometro da immergere nell'olio (o da infilare nella carne per tastare la temperatura dell'arrosto ad esempio) ed è un piccolo investimento che secondo me conviene fare.
Il risultato lo vedete in foto e vi assicuro che al palato risultano buonissime!
lunedì 9 gennaio 2012
Addio vacanze natalizie (finalmente!)
Queste vacanze natalizie mi hanno distrutta. Secondo me c'è qualcosa in questo tipo di vacanze che mi colpisce nei miei punti deboli, in modo da mandarmi a ko in poche e semplici mosse.
I bambini sono andati a scuola fino alla fine dell'anno vecchio, poi ho avuto la grande fortuna di averli a casa 24 ore su 24 per dieci giorni. So che i miei figli hanno bisogno di stare a casa con noi e noi abbiamo bisogno di loro. Ma se solo questo non coincidesse con i periodi di più lavoro sarebbe decisamente meglio. Grazie al cielo abbiamo lavorato abbastanza in questi giorni, nonostante la neve assente e la crisi globale. Sono felice e soddisfatta dei pranzi e delle cene che ho preparato, i complimenti che ho ricevuto mi hanno lusingata e non posso che gioire dei risultati. Però mi sono anche stancata molto, purtroppo la tensione che accumulo prima di servire un pasto importante ai miei ospiti mi lascia la simpatica sensazione da "appena investita da un tir" nei giorni successivi. E, si sa, le mamme non possono permettersi momenti di stanchezza, mai. Le mamme dovrebbero essere sempre al massimo della forma fisica, sorridenti, pazienti e rassicuranti in qualsiasi situazione. Sì. Le mamme perfette. Io, grazie al cielo, sono molto lontana dalla figura di mamma perfetta.
Non che mi possa rimproverare di qualcosa in particolare, i miei bambini sono stati amati e coccolati come sempre al massimo, hanno passato dei bei momenti di festa, hanno ricevuto moltissimi regali, hanno mangiato caramelle (e si sono ammalati, hanno avuto l'influenza intestinale, la febbre e la tosse), tutto nella norma.
Lorenzo ha un assoluto bisogno di questi giorni di alto contatto con mamma e papà. E' un bambino molto fisico, a lui serve come l'aria la coccola, la carezza, la semplice presenza della sua famiglia intorno a lui. I risultati sono pressochè immediati: non ha mai dato sfogo al demone che ha in sè, a quello che ho conosciuto nei momenti peggiori di quest'ultimo anno, è stato un bambino normalmente vivace, testone e poco propenso al sonno, è stato sè stesso insomma.
Invece Gabriele è cambiato. Me lo aspettavo, ma ciò nonostante non mi sento abbastanza preparata. Nel recentissimo post sul suo primo anno e mezzo di vita avevo scritto che si addormentava beatamente nel suo lettimo. Ecco, i bei momenti sono finiti. Ha scoperto, inevitabilmente, che esiste la possibilità di addormentarsi acccanto a mamma o papà, nel letto matrimoniale della cameretta, insieme al fratello. Ma non solo è stupendo addormentarsi lì vicino accarezzando il genitore di turno, il vero godimento è sveglirsi millemila volte a notte per protestare contro il tentativo di spostamento coatto nel lettino. Mi sembra di vivere un flashback: due anni fa, un solo bambino, di qualche mese più piccolo, testardo uguale... Lorenzo! Ma almeno lui lo aveva messo in chiaro fin da subito: non amava dormire di filato, adorava il contatto fisico giorno e notte fin dai primi vagiti. Invece Gabriele ci ha ingannati: ci ha illusi di essere autonomo lui, di dormire lui, di assomigliare tanto ai bimbi-modello di cui avevo sentito parlare. Ed ecco che, quando me n'ero quasi convinta, ha rigirato la frittata e si è dimostrato molto uguale al fratello.
Per carità, non mi sto seriamente lamentando, non sta facendo nulla di male o di grave. Però ecco, dormire di notte, almeno ogni tanto, mi sembrava davvero stupendo. E invece no. Ho voluto due biciclettine e ora pedalo! This is it!
I bambini sono andati a scuola fino alla fine dell'anno vecchio, poi ho avuto la grande fortuna di averli a casa 24 ore su 24 per dieci giorni. So che i miei figli hanno bisogno di stare a casa con noi e noi abbiamo bisogno di loro. Ma se solo questo non coincidesse con i periodi di più lavoro sarebbe decisamente meglio. Grazie al cielo abbiamo lavorato abbastanza in questi giorni, nonostante la neve assente e la crisi globale. Sono felice e soddisfatta dei pranzi e delle cene che ho preparato, i complimenti che ho ricevuto mi hanno lusingata e non posso che gioire dei risultati. Però mi sono anche stancata molto, purtroppo la tensione che accumulo prima di servire un pasto importante ai miei ospiti mi lascia la simpatica sensazione da "appena investita da un tir" nei giorni successivi. E, si sa, le mamme non possono permettersi momenti di stanchezza, mai. Le mamme dovrebbero essere sempre al massimo della forma fisica, sorridenti, pazienti e rassicuranti in qualsiasi situazione. Sì. Le mamme perfette. Io, grazie al cielo, sono molto lontana dalla figura di mamma perfetta.
Non che mi possa rimproverare di qualcosa in particolare, i miei bambini sono stati amati e coccolati come sempre al massimo, hanno passato dei bei momenti di festa, hanno ricevuto moltissimi regali, hanno mangiato caramelle (e si sono ammalati, hanno avuto l'influenza intestinale, la febbre e la tosse), tutto nella norma.
Lorenzo ha un assoluto bisogno di questi giorni di alto contatto con mamma e papà. E' un bambino molto fisico, a lui serve come l'aria la coccola, la carezza, la semplice presenza della sua famiglia intorno a lui. I risultati sono pressochè immediati: non ha mai dato sfogo al demone che ha in sè, a quello che ho conosciuto nei momenti peggiori di quest'ultimo anno, è stato un bambino normalmente vivace, testone e poco propenso al sonno, è stato sè stesso insomma.
Invece Gabriele è cambiato. Me lo aspettavo, ma ciò nonostante non mi sento abbastanza preparata. Nel recentissimo post sul suo primo anno e mezzo di vita avevo scritto che si addormentava beatamente nel suo lettimo. Ecco, i bei momenti sono finiti. Ha scoperto, inevitabilmente, che esiste la possibilità di addormentarsi acccanto a mamma o papà, nel letto matrimoniale della cameretta, insieme al fratello. Ma non solo è stupendo addormentarsi lì vicino accarezzando il genitore di turno, il vero godimento è sveglirsi millemila volte a notte per protestare contro il tentativo di spostamento coatto nel lettino. Mi sembra di vivere un flashback: due anni fa, un solo bambino, di qualche mese più piccolo, testardo uguale... Lorenzo! Ma almeno lui lo aveva messo in chiaro fin da subito: non amava dormire di filato, adorava il contatto fisico giorno e notte fin dai primi vagiti. Invece Gabriele ci ha ingannati: ci ha illusi di essere autonomo lui, di dormire lui, di assomigliare tanto ai bimbi-modello di cui avevo sentito parlare. Ed ecco che, quando me n'ero quasi convinta, ha rigirato la frittata e si è dimostrato molto uguale al fratello.
Per carità, non mi sto seriamente lamentando, non sta facendo nulla di male o di grave. Però ecco, dormire di notte, almeno ogni tanto, mi sembrava davvero stupendo. E invece no. Ho voluto due biciclettine e ora pedalo! This is it!
domenica 8 gennaio 2012
Discorsi da 3enne
Ambientazione: mamma che guida, Lorenzo e Gabriele sui sedili posteriori, nei loro rispettivi seggiolini.
Lorenzo: "Mamma, chi è che ci ha dato quel seggiolino?" (quello su cui è seduto Gabriele)
Mamma: "Alessandra" (la cuginetta di 8 anni)
L: "Ce l'ha regalato?"
M: "No, ce l'ha imprestato. Quando non ci servirà più glielo restituiremo"
L: "Ma cosa se ne fa Alessandra?" (forse ha capito che i grandi non tornano piccoli)
M: "Lei non se ne fa nulla, ma se Micaela e Carola (sorelle di Alessandra, di 21 e 19 anni) avranno dei bambini, potranno usarlo di nuovo"
L: "Ma no mamma, Micaela e Carola sono troppo piccole per avere dei bambini" (insomma...)
M: "Ma guarda che sono già un po' grandi, potrebbero avere dei bambini"
L: "Michi ha un bambino piccolo nella pancia???????!!!!!"
M: "No, Michi non ha ancora un bambino nella pancia, ma un giorno potrà decidere di averlo"
....
Attimi di riflessione
...
E sono i peggiori perchè non so mai con cosa se ne può saltare fuori
...
E infatti:
Lorenzo: "Mamma, quanti bambini ci stanno nella pancia delle mamme?"
Mamma: "Di solito uno, a volte due" (eviterei di complicare ulteriormente il concetto)
L: "Ad esempio io e Gabriele eravamo in due!"
M: "No, tu e Gabriele non eravati insieme nella pancia di mamma"
Smorfia di disapprovazione.
M: "Tu sei stato per primo nella pancia di mamma, poi sei uscito, dopo un po' è arrivato Gabriele ed è uscito. Per questo tu sei più grande di Gabriele, sei nato prima di lui"
L: "E perchè hai deciso di far nascere prima me e poi Gabriele?"
M: "... ... è venuto così..... ma hai visto quanti bei alberi di Natale che ci sono?!?!"
Lorenzo ha insistito ancora un po' sul concetto che secondo lui ci possono stare più di due bambini nelle pance delle mamme, mamma ha provato a spiegare che più di due, tre, massimo quattro, è già difficile che ci stiano, anche se stanno stretti stretti... ma per fortuna il discorso è finito lì...
Chissà che idea si è fatto!
Lorenzo: "Mamma, chi è che ci ha dato quel seggiolino?" (quello su cui è seduto Gabriele)
Mamma: "Alessandra" (la cuginetta di 8 anni)
L: "Ce l'ha regalato?"
M: "No, ce l'ha imprestato. Quando non ci servirà più glielo restituiremo"
L: "Ma cosa se ne fa Alessandra?" (forse ha capito che i grandi non tornano piccoli)
M: "Lei non se ne fa nulla, ma se Micaela e Carola (sorelle di Alessandra, di 21 e 19 anni) avranno dei bambini, potranno usarlo di nuovo"
L: "Ma no mamma, Micaela e Carola sono troppo piccole per avere dei bambini" (insomma...)
M: "Ma guarda che sono già un po' grandi, potrebbero avere dei bambini"
L: "Michi ha un bambino piccolo nella pancia???????!!!!!"
M: "No, Michi non ha ancora un bambino nella pancia, ma un giorno potrà decidere di averlo"
....
Attimi di riflessione
...
E sono i peggiori perchè non so mai con cosa se ne può saltare fuori
...
E infatti:
Lorenzo: "Mamma, quanti bambini ci stanno nella pancia delle mamme?"
Mamma: "Di solito uno, a volte due" (eviterei di complicare ulteriormente il concetto)
L: "Ad esempio io e Gabriele eravamo in due!"
M: "No, tu e Gabriele non eravati insieme nella pancia di mamma"
Smorfia di disapprovazione.
M: "Tu sei stato per primo nella pancia di mamma, poi sei uscito, dopo un po' è arrivato Gabriele ed è uscito. Per questo tu sei più grande di Gabriele, sei nato prima di lui"
L: "E perchè hai deciso di far nascere prima me e poi Gabriele?"
M: "... ... è venuto così..... ma hai visto quanti bei alberi di Natale che ci sono?!?!"
Lorenzo ha insistito ancora un po' sul concetto che secondo lui ci possono stare più di due bambini nelle pance delle mamme, mamma ha provato a spiegare che più di due, tre, massimo quattro, è già difficile che ci stiano, anche se stanno stretti stretti... ma per fortuna il discorso è finito lì...
Chissà che idea si è fatto!
Mamma, Lorenzo e Gabriele nella pancia |
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