lunedì 6 giugno 2011

Le notti di Lorenzo

Lorenzo e il sonno sono due mondi lontani anni luce. Lorenzo ha sempre dormito molto, ma con continui risvegli, da sempre.
Per i primi 6 mesi di vita ha mangiato solo il latte di mamma, ogni 3 ore precisissime, giorno e NOTTE. Me ne sono fatta una ragione e l'ho sempre assecondato, sperando che con lo svezzamento qualcosa sarebbe cambiato. Inizio lo svezzamento classico e va liscio come l'olio: il bambino mangia tutto volentieri e continua ad essere un gran ciucciatore. Introduco la cena intorno ai 7 mesi sperando nel miracolo notturno, ma nulla cambia. Ai 9 mesi inizio a lavorare e introduco il biberon di latte dopo cena: alcune notti con 5-6 ore filate mi illudono, ma presto torna tutto come prima, con la differenza che rifiuta il seno e vuole solo riaddormentarsi tra le mie braccia. Va bene, lo coccolo e lo metto nel lettino 3,4,5 volte a notte. Ai 13 mesi scopro che sta arrivando il fratellino, dopo un mesetto Lorenzo rifiuta completamente il seno anche di giorno, rafforzando ancora di più il bisogno di contatto fisico, finchè ai 15 mesi, causa una mia stanchezza cronica dovuta all'inizio della gravidanza (in cui ho perso 5 chili abbracciata al gabinetto tutto il giorno) e al lavoro pesante, cediamo al LETTONE. Così Lorenzo inizia a dormire con noi, continuando a svegliarsi ma riaddormentandosi quasi immediatamente. La pancia inizia a crescere, così come il mal di schiena e i calci notturni dell'intruso. Dopo una serie di pellegrinaggi notturni su una brandina per cercare un po' di sonno prendo una decisione: compriamo la cameretta ed insegnamo a Lorenzo a dormire nel suo letto prima che arrivi il fratellino, in modo da non fargli pensare ad uno sfratto dal lettone da parte del nuovo nato. Ha 19 mesi: un successo! Gli piace il letto da grande e ci dorme volentieri, ma continua a svegliarsi le sue 4,5,6 volte a notte chiamando mamma o papà. Io e mio marito ci alterniamo nella corsa alla consolazione. Io provo molti metodi soft sul sonno, acquisto rimedi omeopatici e naturali, tutti con lo stesso risultato: nullo.
Luglio: arriva il fratellino e molto lavoro. Il papi si offre di badare ai risvegli notturni di Lorenzo che non accennano a diminuire, anzi. Ma crolla nel letto con lui e inizia una nuova era che dura tutt'ora dopo quasi un anno: tra l'una e le 3 di notte eccolo che chiama a gran voce, papi corre nel letto con lui e si dorme così fino al mattino. E guai a lasciarlo solo: dopo 5 minuti di orologio chiama a gran voce e pretende qualcuno vicino a lui. Infatti alle 5.45 la sveglia del papi suona e io prendo il suo posto nel letto di Lorenzo che è diventato a due piazze per dormire un po' più comodi. Gabriele rimane in camera di mamma e papà da solo e dorme quasi sempre fino alle 7.30, quando dà la sveglia a tutti quanti.
So che "tata Lucia & company" non sarebbero esattamente d'accordo con tutto questo, e confesso che nemmeno io sono felice di dormire solo qualche ora a notte con mio marito, ma purtroppo non riusciamo a fare di meglio. Questo equilibrio trovato con gran fatica è l'unico che ci permette di dormire tutti e 4 abbastanza serenamente e mamma e papà lavorano durante il giorno senza sembrare degli zombi. Spero che un giorno Lorenzo impari a dormire da solo e spero che accada presto. Fino a quel momento continueremo ad arrangiarci come possiamo.

1 commento:

  1. Vai serena, anche noi si fa cosleeping a palla! La questione è: se dorme meglio.. perché no? ^^

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