lunedì 17 ottobre 2011

Il carattere di Lorenzo

E' un periodo in cui io e Lorenzo ci stiamo scontrando parecchio. Come al solito non ero pronta a questo, pensavo di arrivarci non prima dei 15 anni, eppure eccoci qui. Lorenzo ha un carattere di ferro. Lui quello che vuole ottenere lo ottiene, con le buone o con le cattive. E le cose da ottenere ovviamente sono da mamma e, un po' meno, da papà. Devo ancora quantizzare il ruolo della gelosia nei confonti del fratello in tutto questo. E' vero che il fatto di cercare sempre il centro dell'attenzione aumenta quando è con lui, ma è anche vero che Lorenzo è sempre stato così, anche nei 21 mesi che ha vissuto da figlio unico. Lorenzo è un bambino esigente. Esige affetto e attenzioni, avendone pieno diritto in quanto bambino, per carità. Quello che spesso mi spiazza è che l'affetto e le attenzioni gli vengono date in continuazione, al massimo delle mie possibilità, in relazione ad un altro figlio da accudire ed al lavoro. Eppure sembra che non basti mai. Sembra che più gli dai e più lui pretende di avere. Di notte me ne sono fatta una ragione: è da quando aveva 15 mesi che vuole qualcuno accanto e per ora è ancora così. Noi genitori ci siamo, ci saremo per sempre accanto a lui, e se un giorno, spero, questa vicinanza potrà essere un po' meno "fisica", ora è giusto che, se lui questo vuole, noi questo gli offriamo. Io e il papà dormiamo a turno accanto a lui e così tutti quanti si dorme serenamente. Durante il giorno, come dicevo, la richiesta continua di attenzioni si manifesta in scontri per nulla rilassanti. E' un bambino, devo continuare a ripetermelo all'infinito. E' un bambino, e in quanto tale poco ha a che fare con la razionailtà. Ma questo non vuol dire che non si debbano avere delle regole, delle buone maniere da seguire. E così non tollero i dispetti che fa nei confonti di suo fratello, non tollero gli urli, i pugni che mi mostra (questo penso sia uno dei primi insegnamenti appresi alla scuola materma...), i capricci infiniti. Educare i figli è il mestiere più difficile che c'è e mai come adesso me ne sto rendendo conto. Però penso anche che la prima educazione derivi dal comportamento dell'educatore. Quindi cerco sempre di dare io per prima il buon esempio... salvo rendermi conto che sono la prima ad urlare, a perdere il controllo della situazione, a non comportarmi come vorrei. Devo fermarmi e riflettere, devo inspirare profondamente e prendere il controllo della situazione e di me stessa. Innanzitutto devo archiviare tutto ciò che è esterno ai miei figli quando sono con loro. La stanchezza e le tensioni derivanti dal lavoro le devo sfogare diversamente (possibilmente senza buttarmi sul cibo, altro punto dolente...). Devo ripetermi che è un bambino, che è una fase che passerà, e che probabilmente mi mancherà moltissimo. Figli piccoli problemi piccoli, dicono. Ho paura che sia vero. E allora sarà meglio godersi di più questo momento, l'ingenuità e la dolcezza di Lorenzo sono ciò che di più prezioso mi regala quotidianamente, lo so.

2 commenti:

  1. stefi pur avendo una figlia femmina avrei potuto scriverlo io.

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  2. Lo so con certi bambini è più dura sono impegnativi , ma credimi passerà e non ti ricorderai gli sforzi ma solo le belle cose!

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