lunedì 18 luglio 2011

Come affrontare i litigi tra fratelli

Stamattina mi sono imbattuta in un simpatico articolo che parla di come affrontare i litigi tra fratelli. In sintesi il dottor Conte suggerisce di dividere i due fratelli e poi lasciarli litigare animatamente "a comando" 30 minuti al giorno. Cosa che loro non faranno o faranno ridendo. Così dovrebbero diminuire le occasioni di scontro... bello. Insomma. Dubito fortemente che ci sia un'efficacia fenomenale, anche perchè già la partenza, dividere due belve accanite, me la vedo dura. Lasciarli 30 minuti costretti in una stanza ancora di più. Comunque mi tengo il consiglio lì nel cassetto, pronta a tirarlo fuori appena ce ne sarà occasione.
Gabriele è ancora piccolino e Lorenzo è un bambino forte. Non mancano le occasioni di conflitto tra fratelli e mi viene quasi sempre spontaneo prendere le parti del piccolo per toglierlo dalle grinfie del fratellone, ma sinceramente non vedo l'ora che si possano affrontare ad armi pari. Comunque il piccoletto mica è così innocuo: quando vede avvicinarsi la minaccia inizia ad urlare in modo preventivo, un gridolino che già riconosco (e sinceramente mi diverte un sacco). Ieri si è impossessato di un pezzo di costruzione, l'ha messo vicino al petto e si è girato un po' guardando Lorenzo con una faccina che avrei voluto immortalare: voleva chiaramente dire "questo è mio e guai se me lo prendi (ma se vuoi provaci così io urlo e chiamo mamma che ti sgrida...)". Stamattina Gabriele era in braccio a me, Lorenzo si è avvicinato e mi ha chiesto di prendere in braccio anche lui. Mi sono seduta e li ho appoggiati uno per gamba. Gabriele ha iniziato ad emettere gridolini di disappunto e ha cercato di togliere Lorenzo dal suo territorio con spintoni e calci. Io facevo fatica a tenerli entrambi ma, dentro, mi sono fatta un sacco di risate: mi fanno tanta tenerezza questi "battibecchi". Lorenzo da parte sua, anche se manifesta una sana gelosia cercando di attirare l'attenzione quando questa è particolarmente concentrata sul piccolo, è un buon fratello maggiore: è responsabile ("Mamma, lo guardo io Gabriele" - see, siamo in una botte di ferro) e paziente con lui ("Gabrielino, fai attenzione con i cassetti, guarda che ti pizzichi le dita!"). Per ora mi piace molto il loro rapporto e mi auguro che col tempo possa crescere sano e affettuoso come ora. E scrivo questo post per andarmelo a leggere nei momenti di maggiore sconforto dopo qualche sfuriata per dividerli dopo un mega-litigio... tanto penso che nel giro di un annetto sarà la quotidianità!

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