giovedì 7 luglio 2011

La canzone preferita di Lorenzo

Che Lorenzo sia avanti un chilometro è oramai un dato di fatto. Che gli piaccia la musica anche, e pure tanto. Ma che avesse una particolare propensione per questo genere di musica proprio non me l'aspettavo.

Ho scoperto che questa canzone, "L'appello" di Daniele Silvestri, è stata scritta per Paolo e Salvatore Borsellino. Scusate l'ignoranza, ma pur ascoltandola almeno una volta al giorno non l'avevo capito, ci farò più attenzione.
Avevo 9 anni quando fu ucciso, ricordo l'evento e quanto ci fosse stato clamore e sdegno, ma purtroppo non colsi a pieno il significato di questo attentato. Capirò, mi sono detta. Non ricordo se a scuola qualcuno me lo spiegò. Ricordo bene quante ore inutili ho passato a studiare i dinosauri e la vitale importanza della data della battaglia di Vattelapesca vinta da PincoPallo mille anni fa. Ricordo che, dopo aver spiegato in mezz'ora tutta la prima guerra mondiale nella prima settimana di giugno di quinta liceo, la professoressa ci disse di studiarci da soli la seconda guerra mondiale, che tanto alla maturità nessuno ce lo avrebbe chiesto e poi il programma finiva lì. Ricordo che l'avrei ammazzata, lei, Napoleone e le guerre mondiali. Ricordo la fame di conoscenza della storia vera, quella che conta, quella della seconda metà del ventesimo secolo, quella che davvero ha influenzato la realtà di oggi e che poteva spiegarmi perchè viviamo in un'Italia che fa paura.
Eppure sono ignorante all'ennesima potenza. So come progettare un centro commerciale a 7 piani in zona sismica e non so davvero cosa sia un pool anti-mafia. Mi viene da piangere.
Lo metto lì nelle cose da fare appena avrò tempo: voglio frequentare un corso di storia moderna. Voglio sapere cosa è successo e il perchè dopo la caduta del duce. Troverò mai qualcuno in grado di spiegarmelo DAVVERO??!!

5 commenti:

  1. Beh, il fatto che siamo arrivati alla maturità senza aver mai sentito parlare di Quasimodo e che il prof. abbia improvvisato una spiegazione di 10 minuti prima dello scritto dopo aver aperto le buste (e che io, folle, feci pure questo tema di letteratura) la dice lunga su come sia andata al liceo... ma non è stato tutto da buttare via. Scarsa preparazione umanistica purtroppo (ma non da parte di tutti), ottima preparazione scientifica secondo me (ode al Giannelli!!!).

    Ma hai ragione, la storia moderna non la spiegano al liceo, ed è un'enorme mancanza di cui anche io risento. Infatti sono sempre lì a fare domande al mio fidanzato, molto più preparato di me, sugli anni di piombo, sulla mafia e tutto ciò che è accaduto dopo il fascismo.

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  2. Anche io feci quel tema!
    Per i miei studi universitari devo ammettere che il liceo mi ha dato una buona base, ode al Giannelli ma anche al Merletti che mi fece vedere molte cose dal punto di vista giusto. Lasciamo perdere la prof di matematica, fortuna che le cose le capivo da sola.
    Ma sul lato umanistico, un vero schifo.

    Io risento fortemente dell'ignoranza che ho sulla storia moderna, sia italiana che estera. Non capisco cosa stia succedendo intorno a me e mi sento enormemente impotente. Mi chiedo: ma davvero anche i miei figli avranno il mio triste destino o qualccosa cambierà? Cosa posso fare per loro? Come posso fargli conoscere quello che io per prima non so?
    Mi auguro che qualcosa cambi, che la scuola cambi, che i professori si rinnovino e ritrovino la passione per il loro fondamentale lavoro. Spero in un futuro migliore... che banalità...

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  3. :) concordo pienamente sulla necessità che noi "scienziate" si metta finalmente una pezza all'ignoranza sulla storia...
    benvenuta (molto in ritardo) nel mondo delle mamme blogger!

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  4. Anche a me piace un sacco la storia. Forse sono stata fortunata, perché al liceo ho avuto una professoressa non in gamba, di più, che a fine aprile dell'ultimo anno ha chiuso il programma alla vigilia della caduta del muro di Berlino. Durante i tre anni in cui ci ha insegnato comunque non mancavano mai i riferimenti alla situazione politica attuale, sia a livello italiano che mondiale. Quindi si, sono stata fortunata.
    Storia era la mia materia preferita che non ho avuto il coraggio di studiare all'università perché di questi tempi forse non ne vale la pena. Non per questo però mi sento un'ignorante. È chiaro che conosco solo una piccola, piccolissima parte delle cose, ma leggere e informarmi mi piace. Ecco, forse quello che non sappiamo, se non abbiamo tempo o soldi per frequentare un corso di storia moderna, possiamo cercarlo di capire da soli. Certo non è la stessa cosa, ma meglio di niente!

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