lunedì 9 maggio 2011

Ingegneristicamente

Termine un po' ottuso ma ottimo per descrivere ciò che voglio esprimere. Innanzitutto sono laureata in ingegneria civile, specializzata in strutture. Che detto così fa molto figo. In realtà ho studiato l'unica cosa che avrei potuto studiare: ingegneria. Io sono una mente estremamente razionale e concreta. Amo la matematica. Due più due fa sempre e comunque quattro, da qualsiasi parte lo si possa o voglia vedere. Ho trascorso 5 anni a fare la pendolare tra la provincia più profonda e la città, Torino. Sono stati 5 anni pieni di alti e bassi, con gioie e dolori, ma soprattutto ricchi di esperienza che custodirò per sempre nel mio cuore. Ho studiato un sacco di cose interessanti (e altre molto meno), mi è piaciuto tantissimo, e, seppur non dimentico quante volte ho detto "non vedo l'ora che finisca tutto", ho un ricordo dolcissimo sia del Politecnico che della studentessa che ero lì dentro. Ho conseguito la laurea breve in 3 anni con il voto di 110, e in altri 2 anni ho preso la specializzazione con 108, insomma, me la cavavo. 15 giorni dopo la laurea ho iniziato a lavorare in uno studio di ingegneria e mi è crollato il mondo addosso: questo è il lavoro che mi aspetta??!! No no no, in tre mesi ero sull'orlo della depressione, chiusa in un ufficio di 10 metri quadrati, con le solite quattro persone accanto a me e un computer come unico interlocutore per 8 ore al giorno?! Non ce la potevo davvero fare.
Dopo solo un mese di lavoro scopro che, al primo tentativo, il cucciolo che stavamo cercando e desiderando era arrivato e stava crescendo dentro di me. Stavo diventando mamma. Una gioia infinita. Per fortuna la ginecologa mi mette a riposo e così addio lavoro deprimente, e inizia una nuova avventura: divento mamma.
Ecco che l'ingegnere che sta in me perde ogni tipo di razionalità e concretezza. Il mondo gira esattamente dalla parte opposta rispetto a come ha fatto fin'ora, e, come tutte le mamme del mondo, ho dovuto scoprire (e sto ancora scoprendo) il mio modo di fare la mamma: è così che sono diventata ingegneristicamente mamma!

2 commenti:

  1. E' bellissimo questo post Stefy!
    Io non ho mai avuto, come ben saprai, una mentalità matematica nè eccessivamente razionale, ma capisco benissimo la sensazione di depressione incombente che regna negli studi di ingegneria. 4 mura, un pc e numeri ovunque.
    Secondo me tu hai fatto la scelta migliore al mondo :o)

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  2. ciao!! sono nuova qui sul tuo blog...ti commento qui perchè è proprio questo che cercavo: volevo sapere se ti eri laureata prima di fare figli...io studio la tua stessa facoltà ma in un'altra città, e mi manca un esame per la specialistica in idraulica, trasporti e territorio...mio figlio ha 20 mesi e quando sono rimasta incinta mi mancavano 4 esami..ora me ne resta uno solo, ma mi sono lasciata infondo proprio tecnica..e sono bloccata! ho aperto anche o un blog per vedere di sbloccarmi in qualche modo scrivendo... tu hai qualche consiglio da darmi??? spero proprio di si :)
    http://www.mammastudia.blogspot.com/

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