mercoledì 18 maggio 2011

Noi non siamo immortali

Ebbene sì, prima o poi dobbiamo rendercene conto: noi non siamo immortali. Anche se spesso fa molto comodo pensarlo, anzi, a volte per me è una necessità pensarlo.
Io l'ho capito il 21 ottobre 2007, ovvero quando è morto mio nonno materno. Non che prima non avessi avuto altri lutti, sia in famiglia che non. Ricordo addirittura la morte del mio bis nonno, nel 1989, avevo sei anni e sento ancora la sensazione delle lacrime che mi scendevano dagli occhi anche se schiacciavo forte la faccia contro il divano di pelle. Ricordo bene quando, in prima superiore, quindi nel lontano 1997, è morto un mio amico coetaneo per un banale incidente al campetto di calcio: fu un trauma per tutti. Ricordo la mia bis nonna, che se n'è andata nel '98 dopo una lunga sofferenza, ricordo che mi diceva che aveva paura di morire, e io cercavo di tirarla su quando a malapena riuscivo a tener su me stessa. Ricordo quando è andato in cielo il mio nonno paterno, nel 2000. Un grande colpo l'ho accusato con la scomparsa di mio suocero, un uomo meraviglioso, nel giugno del 2006, eppure la consapevolezza vera che un giorno tutto questo finirà l'ho conosciuta soltanto 4 anni fa, con la perdita di quello che è stato per me un secondo padre, una roccia di uomo, un grande lavoratore con il cuore d'oro. Lui sapeva fare tutto, lui riusciva a capire tutto, lui era davvero un uomo intelligente e aveva un fisico da combattente. Eppure il brutto male si è aggrappato a questo fisico fortissimo da cui ha acquisito una forza tale da annientarlo in 5 mesi. Non è giusto. O forse sì. Ha vissuto intensamente e altrettanto intensamente è scappato via. Mi manca tanto. Ha lasciato mia nonna da sola e, nonostante sia una donna fortissima, ha accusato il colpo e fatica a guardare davvero avanti. Me lo ha detto: i miei bambini le danno una forza impagabile. Lorenzo è nato 11 mesi dopo la morte del suo bis nonno e porta il suo magnifico nome. Gabriele con la sua dolcezza completa la gioia che solo i bambini possono regalare. Mia nonna è la mia seconda mamma. C'è un rapporto speciale con lei, arricchito ancor di più da quando è vedova.
Non so se un giorno capirò tutto questo. Ci penso quasi quotidianamente, mi faccio le stesse domande da anni. L'unica risposta che ho trovato è che devo godermi ogni attimo, ogni secondo della mia vita e della vita delle persone che mi circondano. Ho una famiglia meravigliosa e quella di mio marito lo è altrettanto. Sono molto fortunata e me ne rendo conto.

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