Mi hanno sempre affascinato i blog. Ma da totale analfabeta in materia di internet mi chiedevo cosa diavolo aveva la gente da scrivere e soprattutto a chi diavolo interessava leggere i pensieri confusi di persone sconosciute. Al primo dubbio ho trovato una spiegazione anche grazie ad una mia amica virtuale, da poco blogger: si scrive perchè ci si rilassa e così si tiene una specie di diario. Eh già, mica si usano più quelle cose chiamate carta e penna! Ora anche il diario è virtuale, e pensandoci in effetti chi ha più voglia di impugnare una Bic per scrivere su agende che finiranno chissà dove impolverate in un agolino della soffitta?! Mi è piaciuta l'idea di un diario virtuale: scrivo, mi rilasso, quando ho voglia di rileggermi apro il computer e lo faccio in un attimo e quando mai avrò la necessità di avere i miei pensieri su un supporto cartaceo userò la stampate, oppure le mie parole si perderanno per sempre nell'infinità della rete e pazienza. Sul secondo punto, ovvero del chi e del perchè qualcuno dovrebbe interessarsi di quel che scrivo, non ho trovato risposta, ma nemmeno mi interessa molto: se qualcuno vorrà leggermi bene, e avrà i suoi buoni motivi per farlo, mi farà piacere sapere che qualcuno si rispecchia in me e in quello che scrivo. Se a nessuno interesserà non importa, ho volgia di scrivere per me e forse per i miei figli, sempre che anche a loro interesserà mai leggermi...
Benissimo, quindi eccomi, via all'avventura...
come promesso eccomi qui!
RispondiEliminaBrava :-)